Con l’avvicinarsi del Campionato Europeo Marathon (che si disputerà questo weekend a Casella), abbiamo raccolto le impressioni del commissario tecnico Mirko Celestino, che ha ufficializzato le convocazioni azzurre. Tra conferme, giovani promesse e scelte tecniche, Celestino ci ha raccontato in breve le ambizioni della nazionale italiana e i profili da tenere d’occhio in una rassegna continentale che si preannuncia di altissimo livello.
Chi saranno i nostri portacolori per l’Europeo di casa?
«I convocati sono sei uomini (Andrea Siffredi, Stefano Goria, Gioele De Cosmo, Fabian Rabensteiner, Jakob Dorigoni e Dario Cherchi) e quattro donne (Debora Piana, Mara Fumagalli, Claudia Peretti e Sandra Mayrhofer). Le convocazioni sono state fatte sulla base dei risultati ottenuti e delle prestazione fornite dai ragazzi fino a metà maggio. In particolare, gli ultimi dubbi li ho sciolti dopo la Capoliveri Legend Cup, alla fine della quale ho messo giù la mia rosa di dieci nomi».

L’assenza di Samuele Porro è dovuta a una scelta tecnica o di altro genere?
«Alcune esclusioni sono state frutto di scelte tecniche. Ho chiamato i ragazzi che più si sono messi in mostra in questo inizio di stagione, anche considerando che chi non è stato convocato potrà comunque partecipare tramite il proprio team, dato che la gara è aperta anche alle squadre. Samuele punta forte sul Mondiale, quindi lo aspettiamo nel top della forma più avanti».
Chi potrebbe essere l’uomo di punta per l’Italia?
«È sempre difficile parlare di “capitano” nella mountain bike, ma ci sono atleti su cui ripongo molta fiducia. De Cosmo ha fatto un grande salto di qualità negli ultimi anni, soprattutto nel passaggio dal cross country alle lunghe distanze, e penso che a Casella possa fare bene. Rabensteiner è una garanzia, ha esperienza e si fa sempre trovare pronto in queste occasioni. In questo inizio di 2025 anche Siffredi ha mostrato ottime cose. Speriamo possa mettersi in mostra anche domenica».

E tra le donne?
«Su un percorso come quello dell’Europeo vedo molto bene Sandra Mayrhofer, che è in un ottimo momento di forma. Lo scorso weekend ha chiuso al secondo posto la prova di Andorra, quindi arriva con molta fiducia addosso».
Chi sono gli avversari più temibili?
«Tra gli uomini, sicuramente il belga Wout Alleman. Fino ad ora ha vinto quasi tutte le corse che ha fatto e alla Capoliveri è stato l’unico capace di chiudere davanti ai nostri azzurri. In campo femminile, dico la campionessa in carica (Rosa Van Doorn, ndr). L’olandese è sempre una rivale temibile».