La Mtb mondiale sta fissando le sue tappe chiave per il prossimo decennio. L’Unione Ciclistica Internazionale ha intanto ufficializzato che il Trentino ospiterà nel 2031 i Campionati del Mondo multidisciplinari, alla terza edizione del format, inaugurato a Glasgow nel 2023 e atteso in Alta Savoia nel 2027. Sarà l’Italia, dunque, a raccogliere il testimone di un evento che ogni quattro anni riunisce tutte le principali discipline (strada, pista, Mountain Bike, gravel, BMX, ciclocross, e-Bike e trial) nell’anno che precede le Olimpiadi di Brisbane 2032.
Per due settimane le Alpi italiane diventeranno la capitale mondiale delle due ruote, confermando il Trentino come destinazione di eccellenza per il ciclismo internazionale, tra passi storici del Giro d’Italia, Dolomiti (patrimonio UNESCO) e una rete ciclabile tra le più sviluppate d’Europa.

Dettagli su località coinvolte e percorsi ancora non ce ne sono, ma rimarremo attenti ad aggiornamenti per comunicarli, non appena ci saranno.
I Mondiali torneranno a Durango nel 2030, a quarant’anni di distanza dalla prima volta
Casualità (no), ma l’annuncio è seguito di poche ore alla designazione di Durango (Colorado, USA) quale sede dei Mondiali Mtb del 2030. Una scelta dal forte valore simbolico: proprio qui, nel 1990, si disputò la prima storica edizione iridata (da ricordare gli ori di Ned Overend e Julie Furtado). Il ritorno al Purgatory Resort (da decenni un laboratorio naturale per atleti e olimpionici, anche grazie a un’altitudine di 2.000 metri e 480 km di singletrack attorno), quarant’anni dopo, sarà celebrativo e tecnico insieme. Il programma comprenderà XC olimpico, Short track, Downhill ed e-MTB, con tracciati boschivi e probabili tratti artificiali, volti a esaltare (oltre allo spettacolo) anche le capacità dei rider di casa.

Sempre nel 2030, l’Italia tornerà protagonista con il Mondiale Marathon in Val Gardena. I percorsi dell’HERO Dolomites, già considerati tra i più duri e spettacolari al mondo, decreteranno i campioni: 86 km con 4.500 metri di dislivello per gli uomini, 60 km e 3.200 metri per le donne. L’ultimo precedente iridato in Val Gardena risale al 2015, con le vittorie di Alban Lakata e Gunn-Rita Dahle.
Insomma, il biennio 2030-2031 segnerà la storia del ciclismo mondiale, ma anche di quello di “casa nostra”. La speranza è che eventi sempre più globali e spettacolari, come questi, possano anche avvicinare nuove leve alla cara-bellissima-Mtb.













