Le lacrime di Flückiger sono grida di un leone ferito

Flückiger in lacrime dopo l'arrivo del Mondiale in Val di Sole
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Si è messo a piangere subito dopo il traguardo. Si è appoggiato a una transenna, solo con la sua compagna a consolarlo, mentre il mondo era impegnato ad applaudire Nino Schurter. Mathias Flückiger all’arrivo del Mondiale in Val di Sole è un leone ferito. Convinto di poter cogliere l’oro iridato, ha invece dovuto fare i conti con il suo peggiore nemico, il suo compagno di nazionale, l’otto (ancora) volte campione del Mondo Nino Schurter.

Così dopo l’olimpiade anche il mondiale è stato un argento amaro per Mathias che nella stagione in corso è stato lo specialista del Cross-Country più costante e forte tra i suoi avversari. Ma la Mtb è diventato un campo da gioco di troppi “galli”. Prima Van Der Poel, poi Pidcock, infine l’uomo che non ti aspetti, quelli che tutti davano per finito

Il mondiale 2021: una gara passata all’attacco

Che Mathias Flückiger volesse vincere lo si è capito sin da subito, cogliendo ogni occasione per tentare la fuga in salita. Ci riusciva per qualche metro, ma poi veniva riassorbito dal suo “compagno” nei tratti più tecnici in discesa. Un’intera gara a comandare con la convinzione che quella potesse essere la sua giornata, poi l’errore fatale a meno di un chilometro dall’arrivo.

L’errore di Flückiger? Dare per finito Schurter

Dopo l’iniziale polemica alzata sui social, Flückiger è tornato sui suoi passi con un video di un paio di minuti dove, a mente fredda ripercorreva la sua gara ed esprimeva tutta la sua amarezza.

Era arrivato in Val di Sole con la voglia di vincere e la consapevolezza di farlo. Con la stessa determinazione ha corso tutta la gara, ma quando alle calcagna hai un otto volte campione del mondo, non si può e non si deve dare nulla per scontato. Flückiger a metà dell’ultimo giro ha sensibilmente rallentato sperando che Schurter passasse davanti: non lo ha fatto. Allora ha cercato di anticipare. Un errore dovuto probabilmente dato dalla paura di perdere… La successiva discesa è stata incredibile, al limite della tenuta di entrambi, ma poi la lucidità di uno, ha prevalso sulla determinazione dell’altro determinando la classifica finale.

Un occasione mancata, ma non sarà l’unica (forse)

Flückiger ha 32 anni, non è più proprio un ragazzino, ma potenzialmente ha ancora 1 o 2 stagioni ai massimi livelli. Schurter potrà ancora disturbarlo per qualche tempo, ma non all’infinito. Dall’altra parte c’è sempre la grossa incognita degli atleti multidisciplinari. Fatto sta che le occasioni non mancheranno e di sicuro questa esperienza negativa, lo aiuterà ad essere più attento nelle tattiche di gara.