La differenza è anche nei particolari, quelli che danno il senso di una giornata perfetta. Una giornata perfetta che riporta l’Italia a trionfare in una prova di Coppa del mondo di cross-country dopo quattro anni. Luca Braidot è il gigante di Lenzerheide, batte gli svizzeri a casa loro e lo fa con una gara perfetta, mix di grande tecnica, coraggio e uno stato di forma a dir poco spaziale. Prima di oggi in carriera aveva centrato al massimo un’ottima Top Five, ma questo 10 luglio è diverso e si conclude con il bellissimo abbraccio al fratello Daniele e lacrime di gioia. Tutto questo ha il dolce sapore dell’impresa. Morde il tracciato svizzero, morde le ruote dei due cagnacci elvetici Schurter e Fluckiger che alla fine restano incredibilmente fuori dalla lotta per la vittoria. Un trionfo al fotofinish contro il redivivo Alan Hatherly, a secco da Snowshoe dello scorso anno. Ma Luca Braidot della Santa Crus-FSA sente che è il giorno giorno giusto per riportare il tricolore più in alto di tutti: non succedeva dal 2018 con Gerhard Kerschbaumer, anche lui oggi nella Top Ten (nono).
Al terzo giro la bagarre: svizzeri on fire, ma Braidot c’è!
Al terzo giro è iniziata la selezione con Fluckiger a dare la prima strappata e Schurter attaccato alla sua ruota. La condizione di Luca Braidot è stellare (settimo a Petropolis quest’anno oltre anche a un quinto posto) e metà gara si mette a tirare nel gruppo di testa. Gli svizzeri, abbastanza straniti da questo atteggiamento, accendono la bagarre e soprattutto Fluckiger prova a staccare tutti. Schurter si riporta sotto e Braidot si mantiene vicinissimo tra i tre e cinque secondi. L’ultimo giro è vietato ai deboli di cuore: le telecamere a un certo punto inquadrano Braidot in prima posizione: 300 metri all’arrivo, Blevins lo affianca ed è volata! Trionfo di Luca Braidot, è grande Italia a Lenzerheide!