Pidcock, i pugni di un biker nel cielo dell’Alpe d’Huez: dall’Oro olimpico all’impresa al Tour

Tom Pidcock vola in solitaria verso la conquista dell'Alpe d'Huez (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
Tempo di lettura: 2 minuti

Il Re dell’Alpe d’Huez del Tour 2022 è un corridore dalla poliedricità unica. Thomas Pidcock, secondo inglese, dopo Geraint Thomas (2018), ad imporsi sulla leggendaria salita della Grande Boucle, ha dimostrato nel giro di pochissimi anni di poter eccellere in molte specialità del ciclismo, forse tutte. Su strada, innanzitutto, si sa difendere, e attaccare, su ogni terreno. In salita ha sbaragliato il campo nel 2020 al Giro d’Italia U23, senza dimenticare che nel 2019 s’impose già in un tappone del Giro dell’Alsazia con arrivo nientemeno che alla Planche des Belles Filles.

Pidcock, i pugni di un biker nel cielo dell’Alpe d’Huez: dall’Oro olimpico all’impresa al Tour

A cronometro ha vinto il campionato del mondo juniores nel 2017, Sul pavé ha dominato due Parigi-Roubaix, prima da juniores, poi da U23. S’è aggiudicato la Freccia del Brabante, una delle più ambite semiclassiche belghe. E ha già dimostrato che in futuro potrà forse fare un pensierino ad un podio di un grande giro di tre settimane. Al Tour in corso è ottavo in classifica e pare in grado di poter strappare un piazzamento nella Top Ten finale.

Ma è nella mountain bike e nel ciclocross che ha conquistato finora i titoli più prestigiosi. Lo scorso anno si è laureato a Tokio campione olimpico cross country dopo essere stato, nel 2020, iridato nella stessa specialità. Sei mesi fa ha fatto irruzione nell’albo d’oro del mondiale di ciclocross, succedendo a due supermen come Mathieu Van der Poel (4 titoli all’attivo) e Wout Van Aert (3 volte iridato). Ma la maglia di campione del mondo della specialità del fango l’aveva già indossata due volte, nel 2017 da juniores e nel 2019 da Under 23.

Tom Pidcock, ormai noto con il soprannome di Pidders, non si è fatto mancare niente. Se tutto ciò dovesse non bastare, è utile ricordare che il conquistatore dell’Alpe d’Huez di quest’anno è anche un ottimo pistard: quattro anni fa, da juniores, si aggiudicò il titolo di campione britannico nello scratch.

Compirà 23 anni fra due settimane, Tom Pidcock. Originario di Leeds ma ormai residente a Montecarlo, fisico da fantino (170 centimetri per 58 chili), continuerà a stupirci ancora per anni dall’asfalto agli sterrati.