Di cognome fa Philipsen. Come Jasper, il belga che ha già vinto tre sprint di gruppo al Tour de France. Lui però è danese, di Copenaghen, e il nome completo è Albert Withen Philipsen. Il prossimo fenomeno della multidisciplina è già tra noi, vince da un pezzo e dovremo abituarci a conoscerlo. L’ultima gara l’ha vinta ad Anadia, in Portogallo, dov’è diventato campione europeo juniores nel Cross Country olimpico (XCO): lui che ha soltanto 16 anni (ne compirà 17 il 3 settembre). Agli Europei è balzato dall’ottavo al primo posto alla fine del quarto giro e non l’hanno più visto: al secondo e al terzo ha dato poco meno di un minuto. In Danimarca Withen Philipsen è campione di tutto: strada (in linea e a crono), Mtb e ciclocross.
Al Tour c’è un danese in maglia gialla, Jonas Vingegaard, ma già il prossimo bussa alle porte del grande ciclismo. Rimaniamo per un attimo alla strada: quest’anno Albert ha corso la sua prima gara a tappe tra gli juniores, la Course de la Paix, nella Repubblica Ceca, ed è salito sul podio tre volte nelle prime quattro tappe vincendo la maglia verde della classifica a punti. Corre per la Tscherning Cycling Academy, mentre in Mtb e nel ciclocross rappresenta la francese Canyon CLLCTV, il team che raccoglie i talenti del futuro. Il 14 gennaio di quest’anno Albert è diventato campione danese junior nel ciclocross, alla sua prima stagione in questa disciplina. Alla fine di maggio è diventato campione danese junior di mountain bike e la settimana successiva ha vinto il titolo danese junior a cronometro. Alla fine di giugno ha vinto anche nella corsa in linea.
Albert ha iniziato a correre in mountain bike all’Holte MTB Klub. Nell’autunno 2014, prima di compiere 12 anni, ha corso la sua prima gara ufficiale DCU nella serie U9 e ha vinto il campionato danese XCO. In seguito ha vinto altri sei campionati nazionali. Nel 2021 ha vinto la medaglia di bronzo XCO ai Campionati Europei di Mountain Bike. L’anno dopo in Svizzera è diventato campione europeo nella categoria U17. Non ha ancora 17 anni ma ha le idee molto chiare. «Il mio idolo è sicuramente Tom Pidcock, un corridore che ammiro molto. E spero un giorno di poter fare quello che sta facendo lui ora combinando le diverse discipline e correndo ad un livello così alto in tutte: su strada ha vinto al Tour all’Alpe d’Huez, è stato campione del mondo ciclocross e ha vinto l’oro olimpico nella mountain bike. Un grande». L’Olimpiade, neanche a dirlo, è il sogno di Albert. «I Giochi sono sicuramente l’obiettivo più grande nella mia testa».
La strada attrae questo ragazzo con la testa di ricci biondo-rossastri, ma il suo cuore batte per la mountain bike. «Ho cominciato nei boschi, e ho ormai un’ottima padronanza. Sulla strada invece c’è ancora molto da imparare e io sono molto inesperto». Il talento danese cercherà di continuare a gareggiare ai massimi livelli in mountain bike il più a lungo possibile. Anche se la carriera su strada dovesse decollare ulteriormente. «Ci ho pensato tanto, è ovvio che diventare un corridore come Tom Pidcock o Mathieu van der Poel sarebbe il mio sogno, perché penso che sia fantastico poter correre in discipline diverse». Non prende in considerazione l’idea di dover scegliere, com’è giusto che sia alla sua età. Sa perfettamente che in futuro potrebbe essere necessario, ma non vuole pensarci adesso. «Non so ancora se voglio specializzarmi in una disciplina. Mi piacerebbe correrle tutte e tre il più a lungo possibile, ma può darsi che a un certo punto debba cambiare, e vedrò cosa fare».
L’obiettivo immediato è il mondiale ad agosto, e Albert punta a tutto. «Sarebbe divertente avere l’opportunità di corriere sia su strada che in mountain bike. Certo, prima dovrei essere selezionato. Mi piacerebbe capire cosa valgo a livello internazionale». A occhio, non poco.