MONDIALI 2023 / Mago Fontana fa le carte al Mondiale Mtb: «Nomi pazzi, forse non ne azzecco uno. Ma sarà bellissimo»

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Marco Aurelio Fontana ce lo dice a intervista finita: «Ho pronosticato alcuni nomi pazzi e tanti solidi, ma potrei non azzeccarne neanche uno. Di sicuro sarà un Mondiale bellissimo». E’ il segno che the show must go on: sarà grande spettacolo. Abbiamo chiesto al bronzo olimpico di Londra un parere sulla rassegna iridata di Glasgow, e lui, che di Mondiali se ne intende viste le 6 medaglie nel palmares, ha provato a fare un pronostico di quasi tutte le gare tra XC e DH, con non poche difficoltà.

Che consiglio daresti ai ragazzi che indosseranno la maglia azzurra?
«Consiglio ai ragazzi giovani di godersi l’esperienza perché tutti i Mondiali sono importanti, ma questo sarà il più grande della storia ed avrà un forte impatto. Quindi do un consiglio di vita: godetevi un’esperienza che sarà bellissima».

Cosa cambia quando si gareggia su un percorso non di Coppa del Mondo?
«La gara di per sé non cambia quasi per niente, cambiano più i giorni d’approccio alla gara. I corridori sono molto metodici quindi fanno sempre la stessa cosa: se uno a Nove Mesto conosce il percorso proverà il giovedì e mai il mercoledì. Invece se al Mondiale il percorso non lo conosci, gli orari per provarlo sono molto più vincolati, come alle Olimpiadi. La differenza la fanno le energie che uno riesce a risparmiare nonostante le prove e la gestione dello stress».

Hai avuto modo di vedere come sarà il percorso di XCO?
«Ho visto velocemente qualche video quindi so dirti un po’ poco, però sicuramente sembra un bel mix: una pista moderna con qualche salto, un po’ come il Brasile. Qualcuno dice che è una pista disegnata per Schurter, io dico semplicemente che è un bel percorso ma posso dire poco. Se non hai mai visto una gara su quel percorso o se non ci hai mai girato, ti sbilanceresti nel provare a commentarla».

Un’immagine del campione Nino Schurter

E quello di DH?
«È Fort Williams, una delle mie piste preferite. È un percorso vero, ancora molto lungo e che è rimasto vecchia scuola, più di Val di Sole secondo me. Vedremo come i corridori di oggi lo affronteranno. Uno dei miei sogni proibiti è sempre stato quello di partecipare ad una Coppa del Mondo di DH là perché lo start è una delle cose più belle del mondo del Downhill».

Che pronostico faresti per la gara di XCO degli elite?
«Quest’anno è difficile fare un pronostico, quando i vari Pidcock e Van der Poel partono, lo fanno per arrivare davanti e sul podio ci sono solo tre posti. Inoltre è difficile che tra i primi tre non ci sia Schurter ed è altamente improbabile che un francese nei primi cinque non ci arrivi. Per il pronostico ti dico tre nomi matti così se li azzeccassi sarei un eroe: vince Fluckiger, secondo Sarrou e terzo Schurter. Invece per l’Italia Luca Braidot ci arriva bene, mi sembra in ripresa, abbastanza sereno ed il Mondiale è un suo obiettivo. E Luca è uno di quelli che a puntare l’obiettivo è bravo, può sicuramente ambire ad una top 10, se riuscisse a fare una bella gara anche top 5».

Invece un pronostico per la gara degli U23?
«Il pronostico dei primi tre non riesco a farlo perché c’è tanta incertezza, anche a Val di Sole è successo di tutto. Una volta non c’erano tante nazioni a giocarsi il podio, adesso sì ed è più bello. Per l’Italia c’è Andreas Vittone, non ha fatto un bell’italiano per il meteo pazzo altrimenti quest’anno è andato forte. Potrebbe arrivare nei dieci, anche nei cinque».

Uno spettacolare scatto di Andreas Vittone in azione

E per quanto riguarda gli juniores?
«È la categoria che negli Internazionali d’Italia mi è piaciuta di più perché guidano davvero forte. Borre e Paccagnella sono seri e sono ragazzi educati. Paccagnella potrebbe prenderla una medaglia».

Invece un pronostico per la gara di XCO delle donne Elite?
«Abbiamo vista una stagione abbastanza matta fino ad adesso, Jolanda sta andando molto forte quindi una medaglia gliela metterei al collo, poi bisogna vedere le francesi cosa combinano. Il percorso non mi sembra per Pauline, anche se lei al Mondiale va sempre forte, Lecomte invece è rimasta lontana dalle gare ma se parteciperà sarà pericolosa. Vedo competitive anche le austriache, Sina Frei e Laura Stigger, e Jenny Rissveds. Non ti do i tre nomi perché li sbaglio, ma vedo la vecchia guardia davanti. Non so se Martina Berta è già pronta per vincere un Mondiale Elite, però mi sembra in palla e la vedo tra le prime 5. Anche Greta Seiwald sta andando bene, ma non so se verrà convocata. Invece Giada Specia sta facendo un po’ fatica, forse non è il suo percorso, ma in futuro la vedo lì davanti con le ragazze Elite».

Passando all’XCC, che pronostico faresti per la gara degli uomini?
«Lucas Schwarzbauer sta andando fortissimo, ma anche Samuel Gaze se la gioca. Faranno primo e secondo, ma non so chi arriverà primo e chi secondo. Per il terzo posto è difficile, le gare di XCC però vanno anche a fortuna e dipendono molto dal tipo di percorso… direi Koretzky terzo per mettere uno stradista. Ho visto bene anche Daniele, nei 10 ci potrebbe stare ma ci vuole anche fortuna. Sarebbe bello vederlo sul podio, sarebbe una bellissima soddisfazione per lui e per la famiglia».

Martina Berta in azione agli Internazionali d’Italia Series con la sua maglia tricolore (Photo: Daniele Molineris)

E per quella delle donne?
«Una delle favorite potrebbe essere la Richards, non la vedo sul pezzo per il sabato e per questo potrebbe giocarsi tutte le sue carte il giovedì. Vedo bene anche la Rissveds e la Stigger. La nostra donna da XCC invece sarebbe la Berta, ma secondo me conserverà le energie per sabato. Se fossi io il CT le direi di provarci ma di non dare tutto perché solo un giorno e mezzo dopo ci sarà la prova più importante».

Un pronostico per il Team Relay invece?
«Nel Team Relay siamo sempre stati forti, potremmo anche vincere. È vero che ci sono anche la Francia e la Svizzera, ma io direi che potremmo tornare alla vittoria (l’ultima volta fu nel 2013, proprio con Fontana ndr)».

Concludiamo con il DH, che pronostico faresti per la gara delle donne elite?
«Per quello che si è visto Valentina Höll dovrebbe vincere, ha tanta pista per andare forte e tanta per conservarsi, potrebbe permettersi di attaccare per fare il tempo in alcuni tratti e di potersi conservare in altri tratti, perché lei è caduta tanto quest’anno. Vedo seconda Camille Balanche e poi terza Jess Blewitt. Per l’Italia torna Eleonora Farina ma è appena rientrata, anche se la pista è adatta al suo stile dipenderà da come starà. Veronica Widmann potrebbe puntare a stare anche nelle 10 ma fatica a guadagnare più posti».

E per quella degli uomini elite?
«Spero di vedere nei primi 30, anche nei primi 20, i nostri Revelli e Palazzari. Per il resto sono sempre un po’ tifoso di Vergier, che può andare molto forte. Mentre poi si sono appiattiti un po’ i valori dei primissimi che vanno tutti forti. “Sparo” le altre posizioni del podio: secondo Jackson Goldstone e terzo Laurie Greenland».