Quando si parla di Full Suspended e ammortizzatori posteriori, il discorso spesso si fa complesso e delicato. Soprattutto per chi è agli inizi, che trovandosi di fronte a numeri su numeri, corre il rischio di andare in confusione. Sfogliando i cataloghi delle aziende, solitamente compaiono più misure: tra queste, la più semplicistica e di più facile fruizione è sicuramente l’escursione.
Bisogna sapere, però, che l’escursione di un ammortizzatore non è un valore univoco: a differenza dell’escursione di una forcella anteriore, che coincide con la lunghezza effettiva degli steli, quella dell’ammortizzatore è una combinazione che dipende da cinematismo del carro, punti di leva, interasse (distanza tra i due punti di ancoraggio) e corsa dell’ammortizzatore. Spiegando cos’è all’atto pratico, possiamo dire che si tratta dell’oscillazione massima in altezza compiuta dalla ruota posteriore quando l’ammortizzatore si comprime.
Perciò, più che di escursione dell’ammortizzatore, sarebbe più corretto parlare di escursione alla ruota del telaio. E’ calcolabile, seppur in maniera approssimativa, anche visivamente, oppure per i più esperti è possibile farlo tramite una serie di calcoli matematici. Conoscere con precisione questo parametro, però non è necessario per regolare un ammortizzatore: prendiamo in esempio il Sag (“affondamento statico”), che va regolato basandosi principalmente sulla capacità di corsa dello stelo e solo in parte sui valori di escursione (utile a calcolare la percentuale).
Spesso, al posto di escursione, è possibile trovare la denominazione “travel”. Tuttavia, bisogna prestare particolare attenzione: solitamente quando con “travel” ci si riferisce alla sospensione, questo è sinonimo di corsa dello stelo, ma può anche riferirsi all’intero sistema sospensivo e di conseguenza indicare l’escursione totale.
In conclusione, possiamo dire che sapere l’escursione al millimetro non serve a valutare le capacità effettive di una bici Full (o perlomeno è estremamente riduttivo), né tantomeno necessario nella maggior parte dei casi per regolarla: si tratta infatti di un valore indicativo, utile per lo più alle aziende per classificare un determinato prodotto e al potenziale acquirente per orientarsi nella scelta.
