Pidcock sogna in grande: «Classifica al Tour e poi le Olimpiadi»

Tom Pidcock è campione olimpico e campione del mondo in carica nell'XCO (UCI MTB)
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Pronti, partenza e via… Tom Pidcock ha sorpreso tutti, anche se stesso, in questo avvio di stagione di ciclocross. Prima il secondo posto ad Herentals sabato, poi la vittoria in Coppa del mondo domenica a Namur. Due risultati che l’inglese non si aspettava.

Il calendario ciclocrossistico di Tom è breve: solo 10 gare, tra cui non ci sarà il mondiale. Si sa da un po’, ma a confermare che gli obiettivi non cambieranno ci aveva pensato lo stesso inglese in un’intervista a Sporza: «Ho molti grandi obiettivi in ​​estate, quindi utilizzo l’inverno come preparazione». E i piani non sono cambiati neanche dopo questo doppio podio, che aveva acceso qualche speranza nel cuore dei fan del ciclocross: «No, non cambierò nulla. Voglio fare una bella pedalata natalizia e poi mi riposerò un po’ prima dell’allenamento in quota».

Ecco quindi l’ennesima, definitiva, conferma: Tom non ha alcuna intenzione di privilegiare il ciclocross, ma l’unico obiettivo di fare bene quest’estate, come ha confermato sempre a Sporza: «Sarà una lunga estate con il Tour e le Olimpiadi. È difficile partecipare a un campionato del mondo di ciclocross così tardi (si correrà il 4 febbraio, ndr)». Ciò che però ha sorpreso tutti, ed è passato inosservato visti i suoi risultati di questo weekend ed anche la sfida con Mathieu van der Poel di sabato, è la sua intenzione per il Tour de France: «Voglio mettermi alla prova. L’anno scorso non sapevo davvero cosa volevo e cosa voleva la squadra. Non avevo un obiettivo chiaro e ne ho pagato il prezzo. Sono tornato a casa senza niente. Quest’anno voglio concentrarmi sulla classifica generale. I primi 10? Questa non è proprio la mia motivazione».

Che Pidcock non sarebbe andato in Francia per farsi una passeggiata di salute era scontato, ma il fatto che voglia puntare ad un risultato così importante in classifica generale, in una corsa che finirà solo una settimana prima della prova olimpica di mountain bike, cambia parecchio le cose. Se Tom punta davvero a fare così bene al Tour de France, è difficile immaginarlo alla partenza di qualche gara di Coppa del mondo a giugno. Ancora più difficile, per lui, sarà scendere dalla bici da strada dopo 21 giorni di gara e salire su una mountain bike, a cui dovrà riadattarsi in pochissimi giorni per puntare quello che è un suo dichiarato obiettivo: la medaglia d’oro olimpica.

A tutto questo va aggiunto che il suo calendario su strada non prevede solo il Tour de France come obiettivo ma anche le classiche delle Ardenne. Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, sono tutte gare che il suo direttore sportivo, Kurt Bogaerts, ha cerchiato col pallino rosso per l’inglese dopo i risultati dell’anno scorso.

Insomma, se già si sapeva che la stagione 2024 sarebbe stata impegnativa per Pidcock, ora è certo: sarà ancora più tosta di quanto previsto. Però attenzione, perché se un ciclista arrivato, magari, sul podio a Parigi riuscisse a salire anche sul podio del cross country olimpico starebbe scrivendo la storia, e che storia.