Parigi 2024, parte la corsa ai Giochi per gli azzurri di Celestino

Simone Avondetto in azione sul tracciato di La Thuile. Credit: Mario Pierguidi
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E’ ritornata negli scorsi weekend la Coppa del Mondo con le due gare in Brasile e, come detto dal ct Celestino in precedenza, queste due gare sono state fondamentali per la convocazione a Parigi. A seconda dei risultati ottenuti in questa occasione la nazionale italiana dovrebbe scegliere chi andrà alle Olimpiadi e chi, invece, potrà concentrarsi su altri obiettivi in questa stagione.

Ad essere già sicuro del posto tra gli uomini è Luca Braidot, faro dell’Italia negli ultimi anni nell’Xco. Per il secondo posto invece era chiaro che sarebbe stata lotta a quattro tra Juri Zanotti, Daniele Braidot, Nadir Colledani e Simone Avondetto. Il primo è arrivato in Brasile da favorito grazie agli splendidi risultati ottenuti in Europa, le gare di Coppa sono però quelle che dovrebbero avere più peso nella scelta del ct. Se Celestino non avesse ancora scelto quale atleta verrà convocato per Parigi, allora i discorsi sarebbero rimandati alla prossima tappa di Coppa del Mondo a Nove Mesto. Vediamo intanto come sono andati gli italiani in queste prime due gare in Brasile:

A Luca Braidot, 32 anni, in azione

Luca Braidot

Luca dovrebbe essere certo della convocazione, nonostante in questa trasferta non abbia brillato. Neanche una top 10, solo un tredicesimo posto nella distanza olimpica a Mairiporã, poi il ritiro ad Araxá. Pochi giorni fa però è stato lui a spiegare, in un post Instagram, che a metterlo in difficoltà sarebbe stata una brutta influenza.

Juri Zanotti in azione con la maglia della Nazionale (Foto @360dsm)

Juri Zanotti

Juri arrivava in grande forma ma nella prima gara non ha brillato, rimanendo fuori dalla top 20 sia nello short track che nella distanza olimpica. Ad Araxá però la musica è cambiata con due undicesimi posti e due gare gestite benissimo. Juri ha gareggiato costantemente nelle prime posizioni rimanendo sempre vicino ai migliori, normalmente questi risultati per un italiano vorrebbero dire convocazione a Parigi ma qualcuno ha fatto meglio, quindi chissà.

Open Uomini, il trionfo di Daniele Braidot. Fonte: internazionaliditaliaseries.it

Daniele Braidot

Daniele non si è visto quasi mai in gara ed i risultati sono stati assolutamente deludenti. Solo una volta in top 20, con un diciottesimo posto ma in uno short track, e poi sempre lontano dalle prime posizioni, anzi lontanissimo. Il Daniele che si è visto in questa prima parte di stagione è, per adesso, la brutta copia del Daniele che eravamo abituati a vedere. Se Celestino avesse già chiuso le convocazioni e si fosse basato sui risultati, l’atleta dei Carabinieri sarebbe sicuramente escluso.

Nadir Colledani all’attacco a Nalles (foto: Mario Pierguidi)

Nadir Colledani

Nadir punta con forza alle Olimpiadi, vuole prendersi una rivincita dopo Tokyo, i risultati in Brasile però non sono stati all’altezza delle aspettative. Nadir non ha preso parte agli short track decidendo di gareggiare solo nelle gare della domenica. A Mairiporã si è avvicinato alla top 10 ma poi ha concluso solo trentatreesimo, non sappiamo perché. Ad Araxá invece non si è mai visto ed alla fine ha concluso nella stessa posizione.

Simone Avondetto
Simone Avondetto a braccia alzate dopo la vittoria della prova U23 di XCO ai mondiali di Les Gets

Simone Avondetto

Se c’è qualcuno che ha davvero stupito in queste due gare in Brasile è Avondetto. Dopo una stagione iniziata bene, proprio in Coppa del Mondo, ma continuata malissimo a causa della mononucleosi, Simone è partito a razzo in Coppa entrando due volte su tre in top 10. A Mairiporã non ha gareggiato nell’Xcc e, partendo da indietrissimo, ha concluso la gara in sesta posizione, ad un passo dal podio. Un risultato incredibile che è anche uno dei migliori risultati degli italiani in Coppa negli ultimi anni. Ad Araxá ha concluso in tredicesima posizione lo short track, gestendo le energie in vista del giorno dopo quando ha concluso in decima posizione. Se le convocazioni si chiudessero qua e si considerassero solo i risultati in Brasile non ci sarebbero dubbi: Avondetto sarebbe già a Parigi.