ESG LAB, il laboratorio di Wilier Triestina per ridefinire il modo di fare business

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Andrea, Enrico e Michele Gastaldello, board di maggioranza di Wilier Triestina, ci raccontano del percorso intrapreso per la sostenibilità aziendale e delle azioni già compiute per migliorare le performance ESG dell’Organizzazione.
Sappiamo tutti che la bicicletta è lo strumento perfetto per favorire spostamenti veloci a zero emissioni. Ma come impattano sull’ambiente le azioni legate alla produzione di una bicicletta? 

Una domanda semplice che apre un tema altamente complesso che in Wilier Triestina hanno deciso di affrontare con il progetto ESG LAB; un progetto essenziale che favorisce numerose opportunità di crescita e di sviluppo comune. Con ESG LAB Wilier Triestina ha scelto di indagare, ridurre e migliorare l’impatto ambientale della sua produzione; ha investito importanti risorse e cominciato dalla definizione di processi produttivi responsabili fino a toccare tematiche di sostenibilità sociale e di governance aziendale. Per meglio individuare gli ambiti e gli interventi di miglioramento, Wilier si è sottoposta ad un primo assesment ESG certificato GRI, l’ente internazionale no profit che sviluppa e definisce gli standard necessari per la rendicontazione delle performance di sostenibilità delle aziende. Una valutazione necessaria per comprendere il punto di partenza di questo progetto e monitorarne i progressi futuri.

IMPATTO AMBIENTALE
A seguito dell’assesment, la prima attività che abbiamo deciso di intraprendere è stata la quantificazione dell’impatto. Lo studio della Carbon Footprint di Organizzazione ha permesso di tracciare e rendicontare in modo scientifico le emissioni dei gas a effetto serra causate direttamente e indirettamente dalle attività aziendali durante l’anno 2022. Lo studio è certificato secondo lo standard internazionaleUNI EN ISO 14064-1:2019. Qui di seguito l’elenco delle fasi di studio che hanno portato Wilier Triestina a fregiarsi di questa importante certificazione:
Analisi dei flussi in ingresso e in uscita nei nostri stabilimenti; analisi dei consumi energetici durante tutto il processo produttivo; sopralluogo in sito per la verifica dei processi interni; quantificazione delle tonnellate equivalenti di CO2e secondo lo standard UNI EN ISO 14064-1 (Interpretazione dei risultati e presentazione delle conclusioni, delle raccomandazioni e delle analisi); predisposizione e redazione della documentazione propedeutica alla certificazione ISO.

Lo studio ha fatto emergere che il 98% della CO2e prodotta deriva dalle emissioni indirette, riconducibili al ciclo di vita di tutti i beni prodotti e commercializzati. In particolare, a pesare principalmente sono le emissioni derivanti dalle forniture lungo tutta la catena di approvvigionamento. Viceversa, solamente il 2% della CO2e emessa è sotto il  nostro diretto controllo operativo d’azienda, rientrando nelle emissioni dirette.