PRESTIGIO / Valdrighi vince per distacco l’Orvieto Wine Marathon: «Devo ringraziare gli anni di ciclocross»

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Stefano Valdrighi vincitore dell'Orvieto Wine Marathon 2024
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Una gran pioggia si è rovesciata domenica sul percorso dell’Orvieto Wine Marathon, la gara d’apertura del Prestigio di MTB Magazine, e il tracciato si è trasformato in una vasca di fango. Ne è uscito vincitore Stefano Valdrighi, sei anni nella Soudal-Lee Cougan e ora Bottecchia Factory Team, che in questa stagione ha corso due gare: la Granfondo Le Terre di Franciacorta in cui è arrivato terzo e l’Orvieto Wine Marathon che ha vinto, o meglio, dominato.

«Siamo partiti subito forte e fino alla cima della prima salita eravamo un gruppetto di cinque o sei atleti. C’è stata poi una discesa su asfalto, fatta veramente veloce, che ci ha portato fino al successivo single track. Lo ha preso in testa Panariello, io ero a ruota, terzo Spica. Panariello ha fatto un ritmo fortissimo tanto che il gruppo si è spezzato e siamo rimasti noi tre fino al Gpm sull’ultima salita. Mancavano 10 chilometri dall’arrivo, io sono riuscito ad imboccare la discesa finale in testa, e senza accorgermene ho guadagnato molti secondi di vantaggio».

Quale pensi sia stata la tua marcia in più rispetto ai rivali?

«Probabilmente in salita ero quello dei tre con meno gambe, ma penso che mi abbia aiutato tanto la tecnica che ho raccolto negli anni passati. Ho fatto ciclocross in tutte le categorie giovanili: esordiente, allievo, fino ad Under 23. Il percorso era pieno di fango e quindi lo devo dire: la tecnica accumulata negli anni mi ha aiutato non poco».

Il percorso era nuovo per te?

«L’avevo provato il giorno prima, ma penso che un po’ tutti abbiamo fatto una ricognizione. Voglio aggiungere che il percorso della Orvieto Wine Marathon è veramente bello e bisogna ammirare l’organizzazione che già dal sabato era attiva per sistemare alcuni tratti con la segatura per evitare danni a causa della pioggia. In ogni caso aver fatto la ricognizione mi ha aiutato: quando sono arrivato alla discesa sapevo che prendendola davanti avrei potuto giocarmi le mie carte. E infatti. Ho fatto la volata e mi sono buttato in discesa per primo».

C’è anche chi è più timoroso delle discese, tu nei hai sicuramente tratto vantaggio.

«Questo è vero. È probabile che non avendo paura di affrontare le discese io abbia avuto un qualcosa in più rispetto agli altri».

E così facendo sei arrivato al traguardo con un bel margine.

«Tra l’ultima discesa e una serie di strappi molto veloci ho continuato a spingere fino a molto vicino all’arrivo. Non sapevo di aver guadagnato così tanto nel tratto in discesa, non mi sarei mai aspettato di assicurarmi 40 secondi di vantaggio così».

La stagione è appena iniziata e hai già raccolto un terzo posto alla Granfondo Le Terre di Franciacorta e un primo all’Orvieto Wine Marathon. Come continuerà la tua stagione?

«La stagione è iniziata ma la parte più dura viene dopo Pasqua quando si correrà praticamente tutte le domeniche. Adesso mi aspetta Monteriggioni – secondo me la più bella con l’arrivo suggestivo nel castello –, Argentario e poi Sila. Il resto del calendario non me lo ricordo, ma di sicuro parteciperemo con la squadra al circuito Coppa Toscana. Per quanto riguarda la mia forma sono molto contento: da metà novembre fino a tutto dicembre non ho pedalato per un infortunio ad una caviglia, per cui non mi sarei mai aspettato di iniziare il 2024 con questi risultati. E in più lo ammetto, in squadra mi trovo molto bene».