Puck Pieterse salta la CDM in Brasile per correre su strada, e poi?

Puck Pieterse, campionessa olandese di soli 22 anni (foto UCI_Mtb)
Tempo di lettura: 2 minuti

Puck Pieterse è un’atleta multidisciplinare e questo lo sapevano tutti. È tra le migliori ciclocrossiste al mondo oltre che tra le migliori biker al mondo. Da ora però l’olandese ha deciso di puntare ad essere anche una delle migliori cicliste su strada nel panorama internazionale e questo influenzerà, negativamente, la sua attività in mountain bike.

La ciclista della Fenix-Deceuninck ha deciso, insieme alla squadra, di saltare gli impegni previsti in Brasile per la Coppa del Mondo di mountain bike con l’obiettivo di fare bene invece nelle classiche fiamminghe su strada di questo periodo. La notizia ha sorpreso gli addetti al lavoro visto che il 2024 è anche anno olimpico e l’olandese non ha nascosto di puntare a conquistare una medaglia a Parigi. Dopo la stagione ciclocrossistica la Pieterse non si è mai fermata correndo prima la Omloop Het Nieuwsblad, dopo la Craywinckelhof – Omloop van het Hageland e infine la Strade Bianche, senza però fermarsi a questo punto come un anno fa. Si è presentata al via della Miron Ronde van Drenthe, del Trofeo Alfredo Binda e poi delle classiche belghe.

Prima Gent-Wevelgem e Dwars door Vlaanderen, gare di assoluta importanza in cui ha fatto bene con un settimo ed un quinto posto, poi la Ronde van Vlaanderen (o Giro delle Fiandre se preferite), per la prima volta nella sua carriera. Con un sesto posto in quest’ultima ha confermato non solo di stare bene, ma anche di poter puntare al podio (se non alla vittoria) anche nelle gare più importanti al mondo su strada, nonostante non abbia ancora molta esperienza. Anche se è solo una ventenne ed ha corso nella sua carriera solo dieci gare (compresa quella di domenica), sabato è arrivata nello stesso gruppetto di cicliste esperte come Marianne Vos e Lotte Kopecky, campionessa del mondo. La sua stagione su strada però non si ferma qua vista la partecipazione la prossima domenica all’altra monumento: la Paris-Roubaix. Non sappiamo a che risultato potrà ambire, se sentirà magari la stanchezza nelle gambe dopo il fitto calendario di questo inizio di stagione, o se l’inesperienza si farà sentire all’inferno del Nord. La certezza però è che la sua partecipazione a queste gare le toglierà la possibilità di competere in mountain bike in Brasile e in futuro, probabilmente, anche ad altre prove di Coppa e non solo.

Dal punto di vista del ranking saltare le prime due gare del calendario non sarà un problema per lei, anzi probabilmente sfrutterà questo periodo per riprendere confidenza con le ruote grasse e per tirare un po’ il fiato in vista delle prove in Europa. Poi però da Nove Mesto, se non prima, inizierà quasi sicuramente la sua rincorsa verso Parigi in cui si dovrebbe dedicare esclusivamente alla mountain bike. Dopo le Olimpiadi invece scopriremo cosa deciderà di fare Puck Pieterse nella sua carriera, se privilegiare la mountain bike come l’anno scorso o se iniziare a dividersi in tutte e tre le discipline (strada, ciclocross e, appunto, mountain bike) un po’ come sta facendo Tom Pidcock.