Olimpiadi, il dolore di Neff: «Non potevo dare il massimo, prendo un giorno alla volta»

Jolanda Neff, oro olimpico di Tokyo 2020, lascia la Trek Factory Racing-Pirelli XC (foto da Instagram)
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La campionessa olimpica di XCO, Jolanda Neff, ha voluto ringraziare tutti coloro le sono stati vicino in queste ultime, complicate settimane che hanno portato alla decisione più difficile: quella di rinunciare a difendere il suo titolo perché le sue condizione di salute evidentemente non le permettono di dare il massimo. La fuoriclasse svizzera ha ricostruito quello che le è successo. «Grazie al mio quinto posto nella prima prova di Coppa del Mondo dell’anno mi sono qualificata per i miei terzi Giochi Olimpici a Parigi. Grazie alla federazione svizzera e alla nazionale per il loro supporto. Tuttavia, dopo una terribile gara in Coppa a Nove Mesto, abbiamo fatto esami approfonditi e scoperto che a) i miei polmoni sono sani, che è una grande notizia; b) tutto il mio corpo è perfettamente sano; c) le mie corde vocali amano restare unite quando respiro, cosa che causa un’ostruzione meccanica alla gola in modo che l’aria non arrivi mai nei miei polmoni. Fortunatamente questa condizione non ha bisogno di essere trattata con medicinali, ma piuttosto con la pratica per respirare in modo nuovo, ovvero imparare un nuovo schema respiratorio.

«Ecco – ha continuato Neff – cosa ho fatto quotidianamente nelle ultime settimane. Al campionato svizzero ho gareggiato per la prima volta da maggio. Il mio respiro era molto migliorato e non mi ha causato problemi: enorme sollievo! Tuttavia, avendo perso così tanto tempo di allenamento e di gare, la mia forma non è a un livello di competizione. Figuriamoci a un livello olimpico. Ho preso dunque la decisione di passare la carta a Sina Frei, che correrà alle Olimpiadi al posto mio. Auguro a Sina il meglio di cuore! Certo, mi sarebbe piaciuto tanto correre alle Olimpiadi. Ho dei ricordi incredibili di Tokyo. Ho fatto tutto quello che era in mio potere nell’ultimo semestre per prepararmi al meglio e la mia forma mostrava dei segnali fantastici, ma gli ultimi due mesi sono stati impegnati soprattutto in altro, e il tempo sta per scadere. Non voglio correre ai Giochi Olimpici se non mi sento pronta a rappresentare il mio Paese nel migliore dei modi con tutto il cuore e la passione. Questo sport significa tanto per me e così sarà sempre. Non so ancora quale sarà la mia prossima gara, per ora prenderò un giorno alla volta».