La Coppa del Mondo 2025 ha un dominatore incontrastato, il suo nome è Christopher Blevins. L’americano di Specialized Factory Racing ha chiuso i giochi per la classifica generale di entrambe le discipline XC, con un’ultima mostruosa prestazione.
Blevins ha demolito gli avversari, giocando letteralmente “al gatto col topo”. E il dato più impressionante, dopo le otto vittorie stagionali (tra XCC e XCO), è il fatto che i suoi rivali più diretti siano stati proprio i suoi stessi compagni di squadra.
In effetti, solo Koretzky, Vidaurre e Boichis hanno potuto impensierire Blev, con poche altre eccezioni. Infatti, nè Pidcock nè Hatherly sono mai stati in partita per la overall di Coppa del Mondo. Tantomeno i Cannondale Factory Racing, a lungo andare.
Proprio questi ultimi hanno attraversato un ottimo periodo estivo, sparigliando le carte e sfruttando il momento di stanca degli Specialized. Tuttavia, dal Mondiale in poi, sono stati loro a subire un calo di condizione.
Se c’è qualcuno che è rimasto costante e presente nelle prime posizioni per tutta la stagione di Coppa del Mondo, quello è proprio Chris Blevins.
Ma qual è il suo segreto? Oggi vogliamo analizzare le sue prestazioni insieme a voi.

Due titoli di Coppa del Mondo in un anno: l’analisi in quattro punti
- Qualità naturali
Le doti atletiche di Blev occupano – di certo – il primo posto sulla lista. Il biker di Specialized è longilineo, leggero ed estremamente esplosivo. Ecco perché riesce a dominare ogni gara breve, ma anche ad adattarsi ad ogni percorso nel formato XCO.
L’americano, infatti, non ha mai battuto “a vuoto”, in questa stagione. E, anche laddove è apparso più in difficoltà, è riuscito a salvare la maglia di leader grazie alla sua estrema versatilità fisica.
Sicuramente non è il più scalatore di tutto il gruppo, ma la sua naturale potenza sugli scatti lo ha reso ingiocabile nel 75% dei percorsi di Coppa del Mondo.
- Tecnica
Le sue capacità di guida innate, lo salvano in ogni situazione. Da un lato, riescono ad esaltarlo quando si trova in lotta per la vittoria. Dall’altro, invece, gli consentono di rimanere “a galla”, nei momenti più sfavorevoli.
In che senso? Prendiamo, ad esempio, le sue (poche) giornate “no”. In queste occasioni, eravamo di fronte a tracciati molto lenti, perché costituiti da fondo più naturale. Chris, a differenza dei suoi compagni di squadra ad esempio, ha centrato degli ottimi posizionamenti “difensivi”. Un chiaro segno di come abbia sfruttato la sua guida ineccepibile, al netto di gambe meno brillanti.
E poi, uno che non fa errori con la pressione di “dover recuperare”, certamente non può sbagliare per la vittoria. Proprio in questo senso, l’atleta Specialized ha – spesso – sfruttato la sua solidità tecnica per infliggere gap ulteriore anche in discesa, dopo i suoi poderosi scatti in salita.
Come si dice “le gare si vincono con le gambe, ma si perdono in discesa”.

- Team
La squadra, senza dubbio, è un fattore da non trascurare. Lo Specialized Factory Racing appare sempre unito e compatto, anche nelle sconfitte. Si nota un clima disteso, sereno e conviviale: una rarità in un mondo racing così competitivo.
Oltre al profondo rispetto e collaborazione tra compagni di team, si nota anche un entourage molto preparato. Infatti, le scelte tech sono sempre state fruttuose in termini di risultato: e certamente vengono guidate da un gruppo di tecnici molto preparati.
- Set-up
Se c’è un ultimo “segreto” dietro al gigantesco successo di Blevins, è proprio Specialized. Il brand americano ha preparato un mezzo in grado di sbaragliare la concorrenza sui circuiti favorevoli e di aiutare i riders in quelli meno affini.
Sospensioni elettroniche, freni di derivazione gravity, geometrie “veloci” e pronte ad esaltare la potenza del leader di Coppa del Mondo. Una varietà di pneumatici studiati singolarmente per il XCC e per il XCO, ruote super scorrevoli e un universo di tecnologia applicata anche sul vestiario.
Insomma, una serie di ritrovati che – sommati tutti insieme – hanno favorito la vittoria finale di entrambe le classifiche di Coppa del Mondo con, addirittura, una gara di vantaggio.

Non ci resta che scoprire come i team rivali cercheranno di colmare il gap per il 2026. Sicuramente, uno Specialized Factory Racing così solido si candida ancora ai favori del pronostico. Tuttavia, niente è scritto: su due ruote, l’equilibrio è sempre una questione di “bilanciamento“.
Chi è il vostro favorito per l’anno prossimo? Nel frattempo, godiamoci l’ultimo round di Coppa del Mondo in programma questo fine settimana.













