Coppa del mondo Albstadt, ma cosa hanno combinato Pidcock e Van der Poel?

Tom Pidcock durante la prova di Coppa del mondo ad Albstadt (Foto: Bartek Wolinski / Red Bull Content Pool)
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È da un po’ di tempo che lo diciamo, in Coppa del mondo nessun pronostico è ormai più valido. Ogni prova ha ormai un vincitore diverso. La costante rimane il piazzamento di Mr. Mtb, Nino Schurter, sempre nei primi 10. Le ultime tre edizioni della prova di Albstadt hanno visto tre dominatori differenti, ma questa è un’altra storia.

Ciò che sorprende sono le performance dei fenomeni che hanno iniziato la loro stagione su strada e puntano alla prova olimpica di Xc a Tokyo: Pidcock e Van der Poel.

Pidcock conferma: ad Albstadt la front più veloce

Anzitutto, ricordate il nostro articolo sull’opzione front di Thomas Pidcock? Non era difficile azzeccare la bici con cui avrebbe corso la prova tedesca di Coppa del mondo, ma non si sa mai. Un modello con geometrie che fanno tendenza e una componentistica orientata al raggiungimento del peso più basso in assoluto e alla massima efficienza in salita. E in salita Thomas è andato veramente forte. Rispetto alla bici di Leukerbad, Tom ha deciso solo di cambiare il reggisella e uniformarsi al resto del gruppo. Escluso il fisso e ha installato il Dt Swiss 232 One, 369 grammi e funzionamento meccanico, con una corsa di 60 millimetri.

Tornando alla salita, è stato il tratto in cui l’inglesino ha fatto davvero paura. Nei primi tre giri il fenomeno delle due ruote ha portato a compimento quella che sembrava una “mission impossible”: risalire il gruppo dalla 100ª posizione fino alla testa. Sulle salite più lunghe è riuscito a scalare con tempi di 5 secondi più bassi rispetto ai primi. Il cavaliere oscuro, per via del body dai colori poco accesi, si è portato davanti a tutti, dando prova anche ai biker delle proprie abilità. C’era da aspettarselo in fondo da un atleta del suo calibro, che con la quinta posizione finale ha fatto razzia di punti utili già per Nove Mesto.

Van der Poel fuoco di paglia o tattica?

Il purosangue olandese Mathieu Van der Poel è stato pizzicato dalle telecamere mentre si rilassava prima dello short track (che poi ha vinto), mentre tutti si riscaldavano sui rulli. Domenica però purtroppo non è andata come tutti immaginavano. Molti credevano, soprattutto dopo la facilità con cui ha vinto venerdì la prova di qualifica, che non dovesse avere rivali neanche nel Xco. La prima fiammata è stata la sua, nel giro di lancio e per tutto il primo ha imposto un ritmo impressionante che ha costretto gli altri a guardarlo da lontano. Con lui è rimasto solo il brasiliano Avancini, altro scattista puro che ha colto la palla al balzo. Una tattica sbagliata? Ciò che sorprende dell’olandese volante, Van der Poel è la consapevolezza nei propri mezzi. Sembra conoscersi sempre alla perfezione ma, questa volta forse non ha letto bene la corsa. Il suo scatto è stato un fuoco di paglia, con il suo stesso ritmo ha compiuto un vero harakiri. Dalla prima posizione è sceso lentamente fuori dalla Top 10, da cui è poi risalito fino a conquistare la 7ª posizione finale. In un post sui propri canali ha però ammesso di aver bisogno di lavorare ancora su se stesso senza recriminarsi nulla però, in merito alla superlativa performance del weekend.

Wait, ma quella è la maglia di leader di Coppa del Mondo

Finalmente si rivede la bellissima maglia di leader di Coppa del mondo di Xco, quella maglia che ci si augura prima o poi possa essere istituita anche per la UCI Marathon Series. Insomma la tradizionale maglia bianca di leader della classifica di Coppa del mondo torna a vedersi. Perché era sparita? Semplicemente perché indossata da colui il quale doveva obbligatoriamente indossare la maglia più importante del pianeta. In effetti Nino Schurter non poteva indossare contemporaneamente la maglia di Campione del mondo o Campione europeo e quella di leader del circuito. È il caso di dire quindi: finalmente la rivediamo. Dopo la prova di Xcc è stata indossata dal primo leader Van der Poel, che però per la somma dei primi due risultati del weekend l’ha dovuta cedere a Koretzky. A Nove Mesto partirà lui in bianco.