Coppa del Mondo, DH: Hauser si allena sulla pista di James Bond

Chris Hauser, 17 anni, secondo ad Andorra e terzo a Loudenvielle (foto Instagram)
Tempo di lettura: 3 minuti

Loudenvielle si trova nel cuore della Val Louron, negli Alti Pirenei. Per dirla da un altro versante, si trova un po’ più a ovest rispetto ad Andorra, dov’eravamo la settimana scorsa per la Coppa del Mondo. Le gare si svolgono sull’ampia spianata che confina con il lago Loudenvielle, in fondo alla valle. E su entrambi i versanti si avventurano i diversi percorsi, che offrono profili diversi. Storicamente, due stazioni sciistiche si fronteggiano sulle alture di Loudenveille. Ma solo uno skilift collega il paese a uno di essi, quello che si è sviluppato maggiormente negli ultimi decenni. Questo è il motivo per cui il tracciato di Downhill si svolge sul versante Peyragude, comunque il più tranquillo della valle, mentre gli enduristi si avventureranno anche sul versante della Val Louron, il versante più tecnico, ripido e diversificato.

Gli abitanti di Val Louron se la ricordano ancora quella volta che James Bond – era Pierce Brosnan all’epoca – arrivò nel loro altiporto incastonato in mezzo ai Pirenei. Era il gennaio del 1997, e con 007 c’erano 250 tecnici, 50 fra attori e stuntmen, 50 tonnellate di equipaggiamento, 50 veicoli da guerra e un aereo da addestramento ceco degli anni ’80, l’L39. Quel giorno Peyragudes, stazione sciistica nata dalla fusione fra Peyresourde, negli alti Pirenei, e Agudes, nell’alta Garonna, diventò per tutto il tempo delle riprese il passo di Khyber, al confine tra l’Afghanistan e il Pakistan, e alla fine della pista fu costruito un mercato di armi clandestino. Prima di Bond il piccolo altiporto – che era lì da quarant’anni – non poteva ospitare neanche gli aerei da turismo, per esigenze di ripresa fu ampliato e migliorato. Furono anche interrati diversi chilometri di linee elettriche ad alta tensione per evitare che si vedessero brutti tralicci. Oggi la pista si chiama Altiport 007, in omaggio al film. Peyragudes era stata scelta per la bellezza della vallata e delle vette, per l’assoluta mancanza di centri abitati e per la neve immacolata. Ci vollero tre settimane di riprese per un’intro di nove minuti. Quella che apre il diciottesimo episodio della saga tratta da Ian Fleming. Il titolo doveva essere «Tomorrow never lies», il domani non mente, ma un refuso in un fax lo trasformò in «Tomorrow never dies», i produttori decisero di tenerlo così, e insomma da allora per 007 il domani non muore mai.

Finora la Coppa del Mondo di discesa libera è stata particolarmente colpita dalla pioggia e dalle condizioni meteorologiche difficili. È successo a Lenzerheide, poi il vento ha complicato le finali junior e le qualificazioni a Leogang, la pioggia ha avuto un effetto evidente nelle finali maschili in Val di Sole e Andorra. Dovrebbe piovere anche a Loudenveille questa settimana. Le previsioni sono tuttavia leggermente più favorevoli.

Per quanto riguarda gli enduristi, l’evento ripete più o meno quello dell’anno scorso nelle Enduro World Series: un andirivieni tra i due versanti, per ritornare all’arrivo a Kern, una delle piste più belle del la zona. La fine della stagione si avvicina, nell’Enduro mancano solo 2 gare: Loudenvielle questo fine settimana, poi la finale, a Châtel, tra 15 giorni. Isabeau Courdurier e Richie Rude guidano le loro categorie, rispettivamente con 144 e 173 punti di vantaggio. Noi italiani possiamo contare su Gloria Scarsi (Canyon CLLCTV Dainese), attualmente al quinto posto della classifica generale con 1.563 punti contro i 2.210 della leader Courdurier. Tra le Under 21 abbiamo sempre un’italiana al quinto posto, Sophie Riva (Sunn French CO by Alpe d’Huez) con 432; la leader, la canadese Emmy Lan, guida la Coppa del Mondo con 1.067 punti.

Chris Hauser a Pal Arinsal, la scorsa settimana (foto Instagram)

Ma veniamo al Downhill, che invece è soltanto a metà stagione. Con Loudenveille, Les Gets, Snowshoe e Mont Sainte-Anne, ci sono ancora tante gare da completare quante sono già state disputate. Con le difficili condizioni incontrate finora, i punti sono stati distribuiti abbastanza equamente.
In campo maschile il canadese Finn Iles ha preso la testa della classifica generale. Ha 144 punti di vantaggio sul connazionale Jackson Goldstone, il primo inseguitore. In campo femminile, Vali Höll ha logicamente preso il comando dopo il ritiro di Camille Balanche, e purtroppo sappiamo che la stagione dell’elvetica è finita con la caduta di Andorra. Prima italiana in classifica è Veronika Widmann, dodicesima con 171 punti contro i 1.242 di Höll.

Venendo alla Coppa del Mondo junior, ancora un canadese, Bodhi Kuhn, al comando davanti a Ryan Pinkerton e al nostro Chris Hauser. Oggi pomeriggio, 31 agosto, il talento del Downhill azzurro, cresciuto sulle piste del Trentino, farà dunque i primi allenamenti sulla montagna di James Bond. Chris è reduce dallo splendido secondo posto di Pal Arinsal. Tornando alla classifica, il tedesco Henri Kiefer, infortunatosi al polso, è sceso al quarto posto. In campo femminile resiste in testa la francese Lisa Bouladou, con 15 punti appena di vantaggio sulla colombiana Valentina Roa Sanchez e sulla neozelandese Erice Van Leven, che si è laureata campionessa del mondo in Scozia.