Hai acquistato una nuova bici e vuoi eliminare la “colonna” di spessori sopra l’attacco manubrio? Non preoccuparti, è possibile farlo semplicemente tagliando il canotto di sterzo. Un’operazione poco impegnativa, che si può fare tranquillamente anche a casa, ma che può spaventare i principianti del settore. Perciò vediamo nel dettaglio l’attrezzatura necessaria e come procedere.
Iniziamo con le premesse:
1)L’operazione di taglio è pressochè irreversibile: una volta fatto, non è possibile tornare indietro. O perlomeno non è affatto semplice: un canotto (sia in carbonio che in alluminio) troppo corto può essere sostituito o recuperato artigianalmente, ma si tratta di procedimenti complessi e dispendiosi, che compromettono oltretutto anche la garanzia del prodotto. Perciò, prima di procedere con il taglio, bisogna misurare con attenzione ed essere pienamente convinti della soluzione scelta.

2)Se per le bici da strada ogni forcella è specifica per il singolo telaio, così non è per le Mountain Bike. Queste possono essere “riciclate” e perciò richiedono ancor più scrupolo. Infatti le misure del tubo di sterzo variano da un telaio all’altro, dunque se si taglia molto c’è il rischio che la forcella non possa essere utilizzata su altre bici. Di conseguenza una forcella troppo corta è anche poco vendibile, in caso si vogliano fare eventuali sostituzioni o upgrade.
3)E’ consigliato tenere al massimo 3-4 centimetri di spessori sotto l’attacco manubrio (per limitare le flessioni) e un centimetro e mezzo sopra (per tutelare il pedalatore in caso di caduta). Per chi non ha spessori sopra, la sommità dell’attacco non deve sporgere di più di mezzo centimetro dalla punta del canotto (almeno 3-4 millimetri sopra la vite di serraggio superiore).

Ci siamo, come si taglia il canotto di una forcella?
Bisogna innanzitutto rimuovere la forcella, dopo aver segnato con un pennarello o un taglierino il punto in cui si vuole tagliare. Tuttavia, è possibile procedere anche con la forcella inserita, togliendo semplicemente tappo della serie sterzo, spessori di ingombro e ragnetto/expander.
Se il canotto è in carbonio, è richiesto un seghetto specifico e un blocchetto che guidi la lama durante il taglio; invece per tagliare con precisione una forcella con canotto in alluminio è consigliabile utilizzare un classico “tagliatubi”. Per entrambe le soluzioni è necessaria anche una lima o della carta vetrata per rifinire il taglio, eliminare eventuali sbavature e facilitare l’inserimento dei componenti.
Nel caso si abbia a che fare con un canotto in carbonio, che può facilmente creparsi, il taglio deve essere fatto esercitando una pressione moderata e muovendo la lama in maniera non troppo irruenta. Per i canotti in alluminio, invece, bisogna stringere progressivamente il registro e fare particolare attenzione a non spostare l’utensile dalla traccia durante le rotazioni.

L’operazione è piuttosto semplice, soprattutto per gli esperti del “faidate”, ma richiede la massima attenzione e cura nel rispettare le condizioni di sicurezza. Oltre a proteggere la vista e le vie respiratorie con gli appositi dispositivi di sicurezza, è vivamente consigliato svolgere l’operazione all’aperto e bagnare con acqua il canotto prima di iniziare, per limitare la diffusione nell’aria di polveri nocive alla salute.
In caso si abbiamo dei dubbi sul procedimento, è possibile trovare sul Web anche dei tutorial che lo spiegano visivamente nel dettaglio.