Mediterranean Epic: Alleman consolida la leadership, van Doorn nuova leader. 5° Porro

Wout Alleman durante la terza tappa della Mediterranean Epic (crediti della foto: Mediterranean Epic)
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La tappa di oggi sarebbe potuta essere decisiva per le classifiche generali della Mediterranean Epic e così è stato. Nella prova maschile Wout Alleman ha confermato la leadership nonostante a vincere sia stato Simon Stiebjahn, in quella femminile Hannah Otto ha vinto la tappa provando a ribaltare tutto. Alla fine però a prendersi la maglia di leader è stata Rosa van Doorn.

Il percorso di oggi prevedeva più di 100 chilometri di gara e più di 2000 metri di dislivello, il doppio della distanza e del dislivello della tappa di domani. Per questo se qualcuno voleva provare a ribaltare la classifica generale prima della fine della gara già sapeva che ci avrebbe dovuto provare oggi, e così è stato. Nella prova maschile Wout Alleman era consapevole di dover gestire la gara provando solo a mantenere sia la maglia di leader che il buon vantaggio acquisito nelle due precedenti tappe. Quando George Egger, campione uscente e secondo in classifica, ha provato ad attaccarlo in discesa, al belga è suonato un campanellino d’allarme del rischio preso, visto il vantaggio acquisito dal tedesco. Così dopo averlo raggiunto Wout si è messo a gestire il ritmo della gara in ogni tratto di discesa mettendosi in testa e non lasciando passare nessuno. All’ultima salita della gara c’è stata la selezione decisiva che ha portato solo quattro corridori a contendersi la vittoria di tappa. Simon Stiebjahn ha battuto tutti allo sprint con Lukas Baum e Wout Alleman che si sono dovuti accontentare rispettivamente del secondo e del terzo posto. Quarto invece Marc Stutzmann che è arrivato al traguardo con loro, più indietro Samuele Porro che ha comunque concluso come quinto di giornata. Decimo al traguardo invece George Egger che ha probabilmente pagato gli attacchi ad inizio tappa. Nell’ultima tappa Alleman dovrà gestire i 3 minuti e 6 secondi di vantaggio su Egger e i 3 minuti e 12 secondi di vantaggio su Stutzmann. Il belga ha commentato così la tappa: «Conoscevo i punti chiave della giornata. Ho cercato di essere in testa alla corsa per controllare la gara. Quando ho visto che Egger restava ho provato a dare il massimo. Avrei voluto provare a vincere la tappa ma dovevo scegliere e ho preferito recuperare il gap nella classifica generale».

Nella corsa femminile ci si sarebbe potuto aspettare uno scenario simile ma Hannah Otto ha cambiato tutte le carte in tavola. L’americana ha attaccato quando mancavano circa 60 chilometri dal traguardo sorprendendo tutte le avversarie, solo Rosa van Doorn è quasi riuscita a ricongiungersi con l’attaccante ma non ce l’ha fatta e, a quel punto, ha aspettato qualcuno da dietro per collaborare nell’inseguimento. Ad aiutarla la leader della corsa, Janina Wust, che si è poi staccata dando così i gradi di capitana proprio a van Doorn. L’olandese è quasi riuscita a riprendere Hannah Otto nel finale di gara ma alla fine la statunitense è riuscita ad arrivare in solitaria al traguardo dopo una tappa spettacolare. Queste le parole della vincitrice una volta arrivata: «È stato molto divertente, il percorso ti costringe a rimanere concentrato tutto il giorno. Sapevo che dovevo scappare. È stata una giornata molto dura ma sono molto felice». La maglia di leader domani la indosserà però Rosa van Doorn con 1 minuto e 4 secondi di vantaggio in classifica generale proprio sulla statunitense. A completare il podio di giornata è stata comunque l’ex leader della gara che ha battuto allo sprint Monica Calderon.

Domenica 11 febbraio l’ultima tappa lunga soli 52 chilometri. I tratti in cui si potrà fare la differenza sono quelli iniziali per questo si prevedono due gare scoppiettanti sin dai primi chilometri.