Già nello scorso anno Whoop, azienda statunitense di Boston, aveva intrapreso una partnership con la Coppa del Mondo di Mtb. Un rapporto che in questa stagione si è stretto ancor di più, con l’acquisizione del titolo di main-title sponsor per i prossimi tre anni.
Siamo sicuri che non tutti conosciate questa realtà, perciò eccoci qua. Whoop è un’azienda che da qualche anno produce un sofisticato dispositivo per il monitoraggio H24, pensato per gli atleti alla ricerca della massima ottimizzazione delle performance.

Nel corso degli ultimi 4-5 anni sono davvero molti gli atleti (ciclisti e non solo) di altissimo livello a cui abbiamo visto indossare questo bracciale minimale, dalla forma molto simile ad una fascia cardio da polso. Il primo nome a venirci in mente è quello di Mathieu Van der Poel (testimonial dell’azienda), ma potremmo farne davvero un’infinità.

Su strada, ma anche in Mtb, sono davvero moltissimi i rider ad utilizzarlo. Tutto è ovviamente partito con sportivi statunitensi (tra cui LeBron James), ma poi il successo è stato davvero “mondiale”.

Questo strumento va ben oltre la misurazione della frequenza cardiaca, il conteggio delle calorie e dei passi, fornendo statistiche e valutazioni personalizzate riguardo le fasi di riposo e di attività. Alcune informazioni le abbiamo anche viste in tempo reale sugli schermi (con un sistema simile a quello di Velon, usato nelle competizioni su strada) durante le prove di Coppa del Mondo, che rendono ancor più professionale e coinvolgente la narrativa delle competizioni.

Tra i valori più interessanti forniti vanno sicuramente citati quelli del monitoraggio del sonno (molto accurati), della respirazione e dello strain, ovvero il livello di stress generato dall’allenamento. Ma le statistiche sono davvero infinite, tutte consultabili dall’applicazione per smartphone (idem per i report periodici), dato che il bracciale non è dotato di schermo.


Ad essere interessante è anche la strategia pensata per la distribuzione: il sensore non è infatti acquistabile in alcuna maniera. Questo viene consegnato esclusivamente sottoscrivendo un abbonamento, che può essere mensile (dal costo di 30€), annuale o biennale.
Si tratta di un oggetto sicuramente curioso, che può essere d’aiuto per capire quando spingere e quando riposare in maniera più scientifica (più accurato di altri sistemi).


Il ciclismo di oggi è anche e soprattutto questo: non più solo una questione di gambe, ma anche di scientificità nell’approccio. Per ora sembra essere solo roba da pro’, ma in futuro chissà.
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