Olimpiadi, Neff si testa al campionato svizzero: «Devo imparare a respirare»

La gioia incontenibile di Jolanda Neff a Tokyo, quando vinse l'oro
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Dopo che il sogno di partecipare per la seconda volta ai Giochi Olimpici è quasi crollato, Jolanda Neff torna a sperare. La campionessa svizzera da circa un mese da dove provengono i suoi problemi respiratori, responsabili degli ultimi anni difficili. Può ancora sperare di essere a Parigi: “Logicamente mi piacerebbe correre una bella gara e tutti ne sarebbero contenti”, ha detto Neff. Che però sa anche che il pubblico, soprattutto in Svizzera, non si fa illusioni. C’è un grande punto interrogativo dietro la sua forma.Non è un segreto. La gente sa che sto lavorando sulla mia tecnica di respirazione. Penso che sto facendo progressi.” Ora può allenarsi di nuovo completamente e sembra fiduciosa per la gara di Parigi.

Ma prima che la campionessa in carica vada a Parigi, c’è il campionato svizzero. Domenica Neff parteciperà alla sua prima gara di mountain bike da maggio a Echallens. A parte il Tour de Suisse, non ha più corso altre gare e sarà una sorpresa. Ma Neff non vuole lasciarsi scoraggiare da questo. “Da quando ho avuto la diagnosi (un problema alle corde vocali, ndr), mi è diventato di nuovo chiaro dove mi porta la mia strada e come si presenta il mio programma, cioè cosa posso effettivamente fare da sola. E mi è stato chiaro che avrei potuto partecipare ai Giochi Olimpici.”

Neff è ancora un po’ insicura. Una nuova tecnica di respirazione va appresa e non succede da un giorno all’altro. Ma il tempo è una cosa che la campionessa olimpica in questo momento non ha. “Sto continuando ad allenarmi adesso e non è come se un braccio si rompe, poi si aggiusta e poi va bene. È più come imparare a suonare un nuovo strumento. A volte colpisci la nota, a volte no. Prima devi imparare la diteggiatura di base, poi puoi suonare una melodia.” Resta da vedere se alla fine sarà in grado di raggiungere il tono o addirittura suonare una melodia nella gara che conta.

Ma solo il campionato svizzero come ultimo e unico test: basterà a Parigi? Delle Olimpiadi Neff dice: “Non vedo l’ora di vivere questa esperienza e che amici e familiari possano essere lì. Sicuramente farò tutto il possibile nelle prossime settimane per prepararmi al meglio. Dopodiché mi godrò la gara”.

Probabilmente scopriremo fino a che punto questa preparazione funzionerà solo quando sarà il momento. Una cosa, però, è chiara. Al momento Jolanda Neff è un work in progress. «È un processo continuo su cui sto lavorando ancora adesso. E continuerà dopo i Campionati svizzeri e le Olimpiadi”.