BIBBONA – Ancora calda, la Giant di Leo Paez viene riposta con cura nel gavone del camper del tecnico di squadra, Roberto Gallo, con il numero 1 sempre attaccato. La GF Costa degli Etruschi Epic, non è certo la gara in cui Leo Paez si aspettava certamente di primeggiare. Un percorso ricco di tratti pianeggianti e vallonati, più adatto ai biker veloci. Il colombiano a gestito al meglio la salita principale cercando di giocare di anticipo in vista di una seconda parte più tecnica economia repentini cambi di pendenza dove lo scalatore puro aveva previsto di soffrire. Ma il ritmo elevato imposto sulle rampe della scalata principale gli ha garantito una posizione da cui poteva controllare l’intero gruppo.
«Abbiamo cercato -dichiara Leonardo Paez- di fare subito selezione dopo la pianura iniziale. Siamo riusciti a fare il forcing, ho fatto così la discesa un po’ più tranquillo. La vera selezione è stata fatta sulla penultima salita molto dura, poco dopo Samuele Porro ha avuto un salto di catena e siamo rimasti in tre, io, il mio compagno Diego e Tony Longo. L’avevamo studiata e pensata nella maniera giusta e questo mi ha portato a casa questa importante vittoria. Ho apprezzato particolarmente la parte centrale quella un po’ più tecnica dove si continuava a salire e scendere. La gara è stata bellissima e anche la zona è davvero da scoprire».
Dopo un brutto infortunio il campione del mondo Marathon è tornato a farsi valere sulla lunga distanza.
«La strada -riprende il colombiano- è quella giusta, lo stato di forma sta tornando ad essere quello che è necessario avere. Dopo la brutta caduta ho tenuto duro, cercando di allenarmi al meglio per un rientro ai massimi livelli. Ora mi godo praticamente ciascuna gara e ogni appuntamento sarà buono per fare risultato».
Un tracciato che gli si addiceva particolarmente, ma su cui ha saputo giocare d’astuzia. La salita di 9 chilometri è stata la rampa di lancio del colombiano che ha potuto sfruttare anche il lavoro di squadra con l’apporto di Diego Arias Cuervo.
Sul traguardo finale Leonardo Paez ha preceduto il compagno di squadra Diego Arias Cuervo (entrambi portacolori della Giant-Polimedical) terzo Tony Longo (team Soudal LeeCougan). La composizione finale del podio parla chiaro: tre scalatori puri hanno dominato dove si aspettavano ruote più veloci, segno evidente che la scalata di 9 chilometri fosse davvero il punto su cui giocarsi tutte le carte.