Finalmente la World Cup. Il Santa Cruz FSA si presenta con tante novità per questo importante esordio stagionale che ha visto subito Luca Braidot protagonista nello short track del venerdì pomeriggio: 8º posto per lui e prima fila alla partenza della gara di oggi. Maxime arriva ad Albstadt con in volto i segni dell’incidente in allenamento, quel ramo in faccia che l’ha costretto a più punti di sutura al labbro ed al conseguente fastidio quando lo sforzo è massimo.
Santa Cruz FSA: Braidot, Seiwald e Berta sugli scudi
Ma nella gara donne i riflettori sono tutti puntati su Martina e Greta, al loro esordio nella massima serie in coppa del mondo: “Sono piuttosto contenta della gara di oggi – ha commentato Greta, 28ª al traguardo – Albstadt non perdona e giro dopo giro ne viene fuori una selezione naturale. Sono arrivata con qualche crampo qua e la, ma è sicuramente un ottimo esordio per me“. Più attardata invece Martina che ha faticato un po’ di più a trovare il ritmo: “Una gara tutta in salita, ma devo ancora migliorare quindi porto a casa buone sensazioni e sono ottimista per Nove Mesto“.
Tra gli uomini Luca parte fortissimo, tiene per un giro le ruote dei battistrada e ne fa altri due nel gruppetto degli inseguitori prima di cedere tragicamente mentre Maxime a poco a poco è riuscito a rimontare: “Giornata no – ha detto Luca – forse il caldo, forse il cambio repentino di temperatura da un giorno all’altro o forse semplicemente troppa tensione. Sto già resettando tutto per prepararmi mentalmente al prossimo week end“.
“È stata una faticaccia – ha detto invece Maxime – diciamo pure che non sono arrivato al 100%, quell’incidente in allenamento alla fine si è fatto sentire, ma sono contento per come sono riuscito a gestirmi. Non partivo certo puntando al 16º posto, ma per come si sono messe le cose non posso certo lamentarmi. Nove Mesto? Sarà tutta un’altra storia!“